Il lavoro della CRI per le persone

Il lavoro della CRI per le persone

5 Aprile 2020

Intervista alla Presidente della Croce Rossa di Roma Debora Diodati

La Croce Rossa Italiana nasce nel 1864 con l’obiettivo di promuovere la dignità delle persone in ogni luogo. La lunga storia di questa Associazione si basa sui valori fondamentali della Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontarietà, Unità e Universalità.

Gli oltre 150.000 volontari della CRI, sempre attivi su tutto il territorio nazionale, in risposta alle varie emergenze, lavorano alacremente durante questo particolare periodo di lotta all’epidemia da Covid-19. Abbiamo avuto la possibilità di intervistare la Presidente della Croce Rossa di Roma, Dott.ssa Debora Diodati, per avere una voce diretta da chi lavora in prima linea, a fianco alle persone, ogni giorno.
Quale importante ruolo svolge la Croce Rossa Italiana in relazione all’attuale situazione sanitaria legata alla diffusione del Covid-19?
La Croce Rossa fa parte del sistema di Protezione Civile e, con tutti i suoi comitati, mezzi, risorse, volontari e organizzazione di staff, è impegnata a livello nazionale e territoriale nel supporto alla popolazione, sia sul piano dell’emergenza sanitaria, che sul piano sociale. Mai come ora siamo in campo per essere parte di quell’Italia che aiuta e che sta mobilitando tanti nel far fronte a questa emergenza.

Come sta intervenendo la CRI nella gestione dei malati, nell’assistenza agli anziani e quali sono le prossime azioni che prevedete di mettere in campo? Avete previsto un’assistenza speciale alle persone con handicap o a chi ha problemi di mobilità e vive solo?

Rispondo a queste due domande dicendo che la Croce Rossa cerca di non lasciare indietro nessuno, soprattutto le persone più fragili. Abbiamo detto che ora, oltre ad essere il tempo della responsabilità, è anche il tempo della gentilezza, quel tempo in cui occorre essere di aiuto soprattutto per chi è più fragile come le persone sole e anziane o malate. I Volontari CRI si stanno facendo in quattro per poter aiutare. Attraverso il numero verde nazionale 800.065510 i comitati territoriali vengono attivati per consegnare spesa o farmaci a domicilio, ad esempio. E, in questo c’è molto di quella gentilezza che dovrebbe contraddistinguere il tempo della solidarietà, anche oltre l’emergenza. Ma da Roma, come da tutta Italia, siamo anche partiti in supporto dei colleghi della Lombardia impegnati nel soccorso, con ambulanze ed equipaggi. È difficile elencare tutte le attività in cui siamo impegnati, ma credo che ogni cittadino italiano veda in questi giorni sui suoi territori e nelle sue comunità, oltre che attraverso i media, che la Croce Rossa c’è ed è sinonimo di vicinanza.

Come si può aiutare la CRI nella lotta al Coronavirus? In particolare ci sono delle attività che non prevedono una preparazione medica per coloro che volessero diventare “volontari” (trasporti, logistica, smistamento chiamate, ecc..)?

Si può diventare volontari temporanei. Un modo per affiancare la CRI e dare un supporto e una mano. In tanti ci scrivono e vogliono mettersi a disposizione. E molti già lo stanno facendo. Anche se non si ha una particolare specializzazione si può aiutare. L’aiuto necessita di un’unica esigenza, essere persone di buona volontà. Ed essendo tante le attività in corso, c’è modo di rendersi utile anche per chi non è un sanitario.
Per tutti il modo più semplice per seguirci è sia attraverso i canali social che attraverso il sito web della Croce Rossa Italiana alla pagina ufficiale dedicata all’emergenza:
www.cri.it/coronavirus


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