Il fascino senza tempo della camicia bianca

Il fascino senza tempo della camicia bianca

10 Agosto 2017

Se c’è un capo che ha fatto della duttilità la propria intramontabile bandiera, quello è la camicia bianca. Dall’uomo alla donna, per le occasioni eleganti come per quelle più casual, la sua versatilità non ha eguali nel mondo della moda. Oltre ad assumere una valenza ben precisa a seconda di chi la indossa, la camicia bianca può esprimere i significati più diversi: la purezza, il rigore formale e l’anticonformismo, inteso come rifiuto di quanto suggerito dai trend che si avvicendano di stagione in stagione.

Tralasciando le sue antichissime origini e le relative incarnazioni con cui ha fatto irruzione nella storia del costume, la camicia bianca divenne uno status symbol alla fine del Seicento: ornata di pizzi veniva indossata solo dai nobili, che non lavorando non rischiavano di intaccarne il candore del colore.
In tempi relativamente più recenti, la camicia bianca ha conosciuto il suo momento di maggior gloria nel secondo dopoguerra quando Coco Chanel la propose nella versione di organza bianca su gonna di raso nero. Fra gli Anni ’40 e ’50, fu poi elevata a mito dalle stelle del cinema, da Marlene Dietrich ad Ava Gardner, da Lauren Bacall all’indimenticabile Audrey Hepburn che ne indossava una a maniche arrotolate mentre girava in vespa insieme a Gregory Peck nel film del 1953 “Vacanze Romane”. Nella storia del cinema più recente ci sono decine e decine di altri fulgidi esempi: bianca e rigorosamente maschile è la camicia che indossano la sensualissima Kim Basinger in “9 settimane e ½”, Julia Roberts in alcune scene di “Pretty Woman” e Uma Thurman, indimenticata partner di John Travolta in “Pulp Fiction”.

Stretta quanto basta per esaltare petto e fianchi, abbinata a gonne a vita alta o shorts che sottolineano le curve femminili, la camicia bianca è stata anche un must dell’iconografia delle pin-up prima di cambiare immagine fra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, quando in piena rivoluzione femminista, conquistò il pubblico delle donne nella sua versione maschile, ampia, comoda e dall’aura androgina.

Dagli Anni Ottanta in poi, sono invece stati soprattutto Giorgio Armani (indimenticabili le sue camicie da donna di taglio maschile) e Gianfranco Ferrè a dare nuova vita alla camicia bianca, con tagli inediti e lavorazioni speciali.


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