Quindici e più modi di ordinare un caffè

Quindici e più modi di ordinare un caffè

1 Ottobre 2018

È la bevanda più famosa e consumata al mondo ed oggi si celebra la sua Giornata Internazionale. Inutile ricordare che a colazione, dopo pranzo o in qualsiasi altro momento della giornata, il caffè resta uno dei “vizi” più amati dagli italiani. Fra l’altro, consumato in quantità moderata (tre tazzine al giorno è il numero ideale per un soggetto sano), può essere un grande alleato della nostra salute. È infatti un ottimo stimolatore della secrezione gastrica e biliare, fa bene all’attività cerebrale, funziona da antidepressivo e contiene ingredienti nutrienti importanti, come la manganese, il potassio e alcune vitamine del gruppo B. Ma varietà a parte – Arabica, Robusta, Liberica, Excelsa – avete pensato quanti modi esistono per ordinare il caffè al bar? Sì, perché, si fa presto a dire caffè…

Normale. È la tazzina di espresso classica, senza alcuna aggiunta e di “lunghezza” standard.
Doppio. Due tazzine in una.
Lungo. Non il corrispettivo di due tazzine ma una sola porzione in una quantità maggiore e quindi meno concentrata.
Ristretto o corto. Si ottiene interrompendo anzitempo il flusso dell’acqua: il risultato è un espresso più denso e dal gusto più forte.
Macchiato caldo. È un caffè normale a cui il barista, tendenzialmente sotto i vostri occhi, aggiungerà “un goccio” di latte caldo.
Macchiato freddo. È un caffè normale a cui il barista aggiunge “un goccio” di latte freddo (molto spesso è lo stesso cliente ad occuparsi dell’aggiunta servendosi del bricchetto disponibile sul bancone del bar).
Schiumato. Variante del macchiato, il caffè schiumato prevede che il barista versi nella tazzina un po’ della schiuma del latte montato a vapore.
Freddo. Diffusissimo durante l’estate viene preparato in anticipo dal barista e servito su richiesta.
Shakerato. Viene preparato con uno shaker. Ingredienti: zucchero, ghiaccio e caffè.
Caffè al ghiaccio o salentino. Si ottiene aggiungendo un cubetto di ghiaccio nella tazzina di caffè .
Marocchino. Con piccole variazioni da bar a bar, si tratta generalmente di un caffè schiumato a cui si aggiunge della polvere di cacao.
Decaffeinato o deca. È il caffè di chi vuole evitare gli effetti eccitanti del caffè ma non vuole rinunciare al suo aroma.
Corretto. Ovvero la tazzina di espresso con l’aggiunta di un po’ di liquore. I tradizionalisti preferiscono la sambuca o la grappa o altri distillati, ma spesso l’abitudine cambia a seconda della zona geografica. Nel Salento, per esempio, l’usanza è quella di correggere il caffè con l’anice.
Caffè d’orzo in tazza piccola o grande. Nulla a che vedere con il caffè classico: si tratta di acqua calda e orzo solubile.
Caffè al ginseng. Nato in Asia ma sempre più diffuso in Italia nasce dalla miscela di polvere di caffè con la radice della Panax quinquefolius, ovvero ginseng americano, e a differenza dell’espresso aiuta a ridurre lo stress e la fatica.

Dove gustare un buon caffè? A Euroma2 l’offerta è molto ampia: EUROMA CAFÈ, CAFFETTERIA VERGNANO, BUGSY’S CAFÈ, CAFFÈ ROMA al Piano Terra; VENCHI e MARILYN CAFÈ al Primo Piano; LAVAZZA e NITO al Secondo Piano. Vi aspettiamo!


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