Coop lancia la campagna Close the Gap

Coop lancia la campagna Close the Gap

11 Marzo 2022

La Coop ha presentato una Conferenza Stampa per fare il punto sulla Campagna “Close the Gap”, per la parità di genere. In questo anno le Cooperative di tutta Italia hanno assorbito e fatto propri i valori che l’iniziativa voleva diffondere innanzitutto tra i dipendenti e poi verso il pubblico.

Questa prospettiva è entrata nei processi in maniera naturale. L’abbassamento dell’Iva sui tamponi è stato il risultato della campagna dello scorso anno, con un aiuto concreto verso le donne. Quest’anno la Coop vuole affrontare il tema del riequilibrio dei ruoli genitoriali, entrando nel cuore dell’organizzazione della famiglia, alla base della nostra società. Significa attuare una serie di politiche e mettere in pratica un diritto dei genitori, sia uomini che donne.

Un punto di partenza in questo lungo percorso verso la parità dei sessi Coop lo ha individuato nel congedo di paternità obbligatorio. Sono state depositate due proposte di Legge Fusacchia e Nannicini. In concreto Coop sostiene la petizione promossa da Movimenta per aumentare il congedo di paternità a 3 mesi. La relativa raccolta firme è attivata su Change.org (https://change.org/genitoriallapari) e si pone l’obiettivo di estendere il congedo di paternità retribuito per qualsiasi lavoratore fino a tre mesi in Italia, di cui poter usufruire nel primo anno di vita del figlio, anche contemporaneamente alla maternità del coniuge.

Si tratta di un gap da colmare in quanto è fortemente ingiusto che un padre non possa avere, al pari della madre, un periodo per stare con il proprio figlio per accompagnarlo nelle prime fasi di crescita e diventare sempre più vicino alle sue necessità ed essere parte attiva all’interno della famiglia.

Il beneficio arriverebbe, a catena, anche alle donne, che per il modo attuale di vedere la nascita di un figlio, si fanno carico in modo costante e continua della quasi totalità delle cure parentali.

Una necessità di riequilibrio dei ruoli genitoriali che, attraverso la Campagna “Genitori #allapari”, ci si augura possa essere ascoltato anche dalle Istituzioni.


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