San Valentino, fra leggenda e tradizione

San Valentino, fra leggenda e tradizione

14 February 2018

Cene al lume di candela, bigliettini, fiori e pensieri speciali in un tripudio di cuori e cupidi: con la festa degli innamorati, puntuali arrivano i consueti rituali romantici. Da trasgredire o da rispettare in modo più o meno solenne, a seconda della propria sensibilità e della propria confidenza  con le ricorrenze dai risvolti commerciali.

Eppure, per chi non lo sapesse, San Valentino ha origini antichissime e di carattere religioso. Le sue origini risalgono in una complessa festività pagana preesistente in epoca romana, i Lupercalia (dalla prola lupus, ovvero lupo), che venivano celebrati fra il 13 e il 15 febbraio come riti per proteggere il bestiame e propiziare la fertilità delle donne.
Ritenuto immorale dai padri precursori della Chiesa, Lupercus venne sostituito da un santo che potesse rappresentare tutti gli innamorati: San Valentino. Fu Papa Gelasio, nel 496 d.C. a decretare che la festa pagana fosse soppiantata dal culto di San Valentino, un vescovo nato a Terni e morto a Roma. Di lui si racconta che venne martirizzato e che dedicò la sua esistenza alla comunità cristiana e alla città di Terni dove i seguaci di Gesù venivano perseguitati. Fu consacrato protettore e patrono degli innamorati perché secondo la leggenda fu il primo religioso a celebrare l’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana.

Ma quando è stata ufficialmente introdotta San Valentino come festa degli innamorati? L’ipotesi più accreditata è quella che attribuisce a Geoffrey Chaucer (1343-1400) e al suo poema Il Parlamento degli uccelli l’inizio di tutto. In quel poema, il celebre autore de I racconti di Canterbury associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. Comunque, nel Medioevo, soprattutto in Francia e Inghilterra, si riteneva che a metà febbraio cominciasse l’accoppiamento degli uccelli e che quindi l’evento si prestasse a essere considerato la festa degli innamorati.

Nella sua versione più commerciale, San Valentino ha conosciuto la sua affermazione nei Paesi anglosassoni nel diciannovesimo secolo con il caratteristico scambio dei “valentine”, i bigliettini d’amore con le sagome dei simboli più classici dell’amore romantico, dai cuori all’immagine di Cupido. Fu poi negli Stati Uniti, durante la metà dell’Ottocento, che grazie a Esther Howland i biglietti di San Valentino cominciarono a essere prodotti su scala industriale.

Oggi la tradizione di San Valentino è interpretata in maniera diversa da ogni paese. Se in Olanda e in Inghilterra c’è chi spedisce bigliettini senza rivelare la propria identità, in Spagna il regalo più gettonato restano le rose rosse. In Giappone, invece, la tradizione vuole che siano le ragazze a regalare una scatola di cioccolatini ai ragazzi, siano essi i fidanzati o semplici amici.

 


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