La PFM omaggia De André all’Auditorium Conciliazione di Roma

La PFM omaggia De André all’Auditorium Conciliazione di Roma

25 February 2020

Rivive la genialità di uno dei concerti entrati nella storia della musica italiana

A quarant’anni dal tour memorabile di Fabrizio de André con PFM – Premiata Forneria Marconi, dopo i tantissimi SOLD OUT registrati in tutta Italia, il 29 febbraio arriva a Roma all’Auditorium della Conciliazione, l’ultima attesissima data del tour “PFM canta De André – Anniversary”, organizzato da D&D concerti con il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De André.

Un tour che vuole celebrare quel connubio perfetto di talenti che si creò con il cantautore genovese e riproporre una serie di concerti dedicati a quel momento, energico e travolgente, che sfidò il tempo, passando alla storia. Per rinnovare l’abbraccio tra il rock e la poesia, le emozioni vissute su quel palco, dove ogni strumento arricchiva la voce di De André di sfumature creando qualcosa di assolutamente innovativo, alla scaletta originale saranno aggiunti anche brani tratti da “La buona Novella”.

Prevista una formazione sorprendente con due ospiti d’eccezione: Flavio Premoli (fondatore PFM), che ammalierà gli spettatori con il tocco magico delle due tastiere, Michele Ascolese, storico chitarrista di Faber. Ad impreziosire le serate ci sarà anche la videoproiezione delle fotografie storiche di Guido Harari che ritraggono la band insieme all’amico Faber.

Ricordando le parole che Fabrizio disse per l’occasione: «La nostra tournée è stata il primo esempio di collaborazione tra due modi completamente diversi di concepire ed eseguire le canzoni. Un’esperienza irripetibile perché PFM non era un’accolita di ottimi musicisti riuniti per l’occasione, ma un gruppo con una storia importante, che ha modificato il corso della musica italiana. Ecco, un giorno hanno preso tutto questo e l’hanno messo al mio servizio…».

Un anno intenso, quello appena trascorso, per PFM. È iniziato a febbraio con la partecipazione – per la terza volta – alla “CRUISE TO THE EDGE” (fino ad oggi unico artista italiano che ha partecipato all’evento), facendo tappa per una breve tourneé in UK, per approdare poi alla prima parte del fortunatissimo tour “PFM CANTA DE ANDRE’ ANNIVERSARY”, culminato nell’evento all’Arena di Verona insieme a Cristiano De André, lo scorso 29 luglio; l’estate è proseguita con un intenso “TVB Tour” in cui PFM ha presentato il proprio repertorio e con una straordinaria esibizione allo Sferisterio di Macerata dove è stata ospite dei 100Cellos di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi (31 luglio). Tra “TVB” e “PFM canta De André – Anniversary” PFM ha superato gli oltre 100 concerti nel 2019! Un anno ricco anche di premi e riconoscimenti tra cui il Premio Nazionale Franco Enriquez, il Premio Miglior Tour (Rock targato Italia), il Premio Pierangelo Bertoli “ITALIA D’ORO” e infine la rivista inglese “PROG UK” nomina Franz Di Cioccio tra le 100 icone della “musica che hanno cambiato il nostro mondo” (unico musicista del mondo latino).

PFM Premiata Forneria Marconi è un gruppo musicale molto eclettico ed esuberante, con un’ascesa senza pari nella storia della musica italiana grazie ad uno stile distintivo che combina la potenza espressiva della musica rock, progressive e classica, in un’unica entità affascinante. Nata nel 1970 (discograficamente nel 1971), la band ha guadagnato rapidamente un posto di rilievo sulla scena internazionale, entrando nel 1973 nella classifica di Billboard (per “Photos Of Ghosts”) e vincendo un disco d’oro in Giappone. Continua fino ad oggi a rappresentare un punto di riferimento, grazie ad uno stile unico e inconfondibile che combina la potenza espressiva della musica rock, progressive e classica in un’unica entità affascinante.

Nel 2017 PFM è stata premiata con la posizione n. 50 nella “Royal Rock Hall of Fame” tra i 100 artisti più importanti del mondo, mentre nel 2018 ha ricevuto a Londra il prestigioso riconoscimento come “International Band of the year” ai Prog Music Awards UK.

Le foto sono a cura di Orazio Truglio e Guido Harari.


Latest from the blog

Discover more